Ciao
Arrivo solo ora perché ci siamo svegliati tardi. In realtà presto ma poi abbiamo leggiucchiato e bevuto il primo caffè alle 10:06.
Vorrei fortissimamente lasciare scritto qualcosa che sia insieme perspicace, spiritoso e consolatorio. In molti ci stanno provando, quasi nessuno riuscendo. Quindi mi fermo prima che è meglio.
A presto,
S.
p.s. nel 2005 (circa) ho scritto e registrato (male) in cameretta una canzone (lunga) che parla di cambiare il mondo stando sul divano. Mi sembra molto appropriata al momento. Il “Me” di questa canzone mi fa molta simpatia. Se vuoi dargli un ascolto sono sicuro che se fosse qua ti direbbe che lo hai fatto molto felice.
Amici di internet
“Socializing on the internet” sta mutando significando (velocemente)
Il 16 febbraio Eghbal scriveva di amicizia nei due principali mondi che abita: quello fisico e quello digitale, ragionando sull’evoluzione della distinzione tra “people I know from the internet” e “people I know from real life”.
Avanti veloce 30 giorni e questa lettura è diventata ancora più interessante visto che tutti i nostri tipi di relazione vengono intermediate dalle stesse 2/3 piattaforme.
Communication Breakdown (cit)
Prove di categorizzazione dell’informazione
Partendo dalla diffusione su Twitter della disinformazione nelle prime fasi della Crisi Sanitaria, Thompson prova al suo solito a fare un po’ di ordine al caos intorno a noi e come navigare = affrontare il flusso costante di informazioni che ci arriva.
Non mi convince fino in fondo il discorso che “there is very little motivation to create misinformation about topics that very few people are talking about” perché non tiene conto del piacere estetico del trolling puro però vabbé.
Il tuo cantante preferito continuerà a fare dirette
La normalizzazione del livestreaming cambierà (ancora una volta) il business della musica
L’articolo di Pitchfork – che fa anche una specie di cronistoria della musica live-streaming per i più curiosi – in sostanza dice che il settore ha davanti due sfide progettuali: del modello di business e dell’esperienza di fruizione.
Invece, lo screenshot sopra è da un video-grab di una delle dirette tra Calcutta e Paradiso in cui scrivono insieme una canzone. Tralasciando le simpatie e il risultato artistico è eccitante entrare in un momento solitamente riservato agli “addetti ai lavori”. Per me anche molto formativo.
Sperare (segretamente) di finire a vivere in un mondo Post-Apocalittico stile Hollywood
Un thread del r/ Unpopular Opinions che è un viaggio lisergico senza fondo. Fa ridere ma anche riflettere.
Il thread inizia così:
Many people secretly want a post-apocalyptic world and society breaking down, because Hollywood portrays it as an adventure. In reality it'll be horrible as fuck.
Scrollando c’è di tutto:
situazioni banalissime per cui moriremo
alimenti non deperibili con cui riempire la dispensa
tempi medi di sopravvivenza a seconda se si sia survivalist o gente non preparata
classifica dei must-have (armi da combattimento sul podio)e ovviamente
trolling magistrale di tutti i punti sopra
Tutto e il contrario, uno scroll che vale un’interno viaggio etnografico.
Ci starebbe bene qua tutto un pippone preso di peso da Power Inferno di Baudrillard ma ce lo risparmiamo volentieri.
Vetro di Carrese
La canzone preferita di queste settimane
So che avevo promesso una playlist però questa canzone mi piace così tanto che volevo darle il giusto risalto, che la sua bellezza non venisse diluita in una playlist. Quella la mando più avanti.
Mi piacciono le immagini che crea (“dimentico sempre i colori che ti rappresentano”), mi piace l’arrangiamento, di come arriva al ritornello che trattiene per poi farlo esplodere al momento giusto con quel fill di batteria, mi piacciono i suoni così classici (quell’arpeggio seventies) che sono freschi.
Ha registrato anche una versione acustica, bellissima, intima anche se all’aperto, che potete ascoltare su IG TV.
Ultima cosa e poi la smetto, #salvinisciacallo è trending.